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Palio di Siena e Mental Coach, come può fare la differenza l’allenamento mentale per vincere nel Palio di Siena ?

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E’ da molto tempo che voglio scrivere questo articolo, ed è forse giusto che esca oggi, 16 agosto 2018, in occasione del Palio di dell’Assunta a Siena.

Palio di Siena e Mental Coach, come può fare la differenza l’allenamento mentale per vincere nel Palio di Siena?

Ho avuto modo di conoscere il Palio di Siena dapprima da “straniero”, vivendo a Reggio Emilia e mi ha affascinato e rapito sin da subito.

Poi, da “quasi locale” vivendo ora nella provincia di Siena e mi sono addentrato sempre più, capendo quali sono le logiche che dominano il Palio di Siena e che lo rendono così unico e speciale oggi come nei secoli scorsi.

Infine ho avuto modo di viverlo da professionista e non da osservatore.

Vivendolo da dentro la prospettiva cambia completamente, non ti limiti ad osservare, sei parte integrante di una cosa straordinaria che va avanti da secoli ed è rimasta com’era.

Come sai se stai leggendo questo blog, sono un Mental Coach professionista, alleno gli atleti ad essere pronti mentalmente ed emotivamente per poter dare il meglio per vincere nella proprie gare, anche quelle più sfidanti, risolvendo problematiche di ogni genere rispetto al mio ambito e aiutando, in questo caso il fantino e/o le dirigenze ad avere quel qualcosa in più da mettere in campo in Piazza del Campo, e non solo, per poter raggiungere il proprio obiettivo.

Quali sono gli aspetti da curare per un fantino per vincere ?

Ti voglio parlare proprio di questo e ti propongo una angolatura diversa da quella dello spettatore, che tocca il punto di vista del fantino durante il Palio.

Ovviamente nel Palio di Siena ci sono moltissimi fattori che messi insieme, miscelati e cambiati, possono cambiare l’esito del Palio stesso, d’altronde se non fosse così, non si chiamerebbe nemmeno Palio…sarebbe una corsa regolare all’ippodromo e questo non è assolutamente.

Negli sport a motore, il motore spesso fa la differenza ancor più del pilota, così è anche nel Palio, il cavallo più veloce da una gran mano ad andare più veloci ma è tutto qui?

Certo che no.

Ci sono variabili che possiamo condizionare ed influenzare per vincere ed altre no.

Partiamo da un punto: può capitare che i fantini e/o le dirigenze spendano tempo ed energie nel pensare a cose che non possono ne controllare ne influenzare e questo fa si che i pensieri vadano verso punti sui quali, poco ci possiamo fare.

Quali sono i principali fattori che NON possiamo ne controllare ne influenzare nel Palio di Siena ?

  1. l’assegnazione delle contrade estratte
  2. l’assegnazione del cavallo ed il suo conseguente stato psico/fisico
  3. l’assegnazione del posto al canape
  4. le condizioni meteorologiche
  5. se è stato possibile fare tutte le prove in piazza oppure no
  6. se abbiamo o meno rivali in campo

Se un fantino continuasse a spendere tempo ed energia a pensare al fatto che non ha avuto abbastanza tempo per provare il cavallo, perché non si sono potuto fare le prove causa maltempo, che cosa accade alla sua mente?

Viene riempita di immagini sfocate o negative, informazioni e stati emotivi depotenzianti che lo portano a pensare a: “COSA MI MANCA rispetto agli altri per poter vincere ?”

 

Pensa a te ad un colloquio importante di lavoro, se pensassi a che cosa ti manca rispetto agli altri fornitori/candidati, come ti sentiresti?

Non così brillante come dovresti essere per avere successo in quel colloquio, non è vero? Funziona allo stesso modo per chi va a cavallo, con alcune complessità in più per loro.

Ci son fattori sui quali, che ci piaccia o no, non possiamo farci nulla; sarà la sorte che deciderà per noi, quindi, inutile occuparci troppi pensieri ed energie, ci distoglierebbero da ciò che noi possiamo fare per vincere, rischiando di farci perdere la concentrazione.

Può capitare dunque che le energie e la propensione non siano orientate a ciò che possono fare e se accade questo fa scendere le possibilità di influenzare il Palio verso la vittoria.

 

IL PRIMO ASPETTO DI CUI PRENDERSI CURA E’

  • Evitare di mantenere nella tua testa dei pensieri poco utili e sui quali non puoi fare azioni concrete per cambiare o influenzare la situazione

Questo ti evita una dispersione di energia, concentrazione e di riempirti di emozioni non utili alla performance che andrai a fare.

Come dice il Dottor. Richard Bandler, padre cofondatore della Programmazione Neuro Linguistica:

“quando cambia come pensi, cambia come ti senti e di conseguenza cambia quello che puoi fare”.

E nel mio lavoro alleno i fantini e gli atleti a pensare in modo furbo ed utile per la propria performance, a prescindere da cosa accada la fuori.

 

Veniamo invece a quali sono i fattori che un fantino può influenzare e controllare e quali possono fare la differenza per essere vincente:

  • il suo stato di allenamento tecnico (allenamento a cavallo, alla monta e di conseguenza feeling con il cavallo assegnato)
  • come entri nelle curve del Casato e di San Martino?  Come ti senti a percorrerle stretto ad alta velocità ? (freni inconsciamente o acceleri coscientemente?)
  • lo stato di allenamento fisico (il fantino deve allenare determinati muscoli ben diversi rispetto a chi fa core regolari)
  • il livello di energia (come si sente oggi ?)
  • le relazioni con le contrade e con i fantini (come ha lavorato nel’inverno e negli anni precedenti?)
  • l’influenza sulla rincorsa (quali sono le cose utili da dire o non dire, fare o non fare, per creare l’influenza migliore per se stesso e la propria contrada?)
  • l’influenza sugli altri fantini al canape
  • quali sono le paure o le resistenze che possono compromettere la propria performance (ad esempio paura di cadere a San Martino? della rivale? di non essere richiamato? di farsi male? o come spesso capita, paura di vincere?)
  • a cosa stai pensando nel pre Palio e come ti immagina andrà questo Palio ?
  • Come gestisci le tue energie ed emozioni durante la sfilata e nei momenti salienti pre Palio?

ed infine

  • come farsi trovare pronto per partire per primo, davanti a tutti.

Ci sarebbe da scrivere un articolo per ciascuno punto e chissà magari lo farò mettendo la mia esperienza e conoscenza a disposizione per approfondire ciascun aspetto specifico.

Ma nel frattempo voglio focalizzarmi sull’ultimo: “come farsi trovare pronto per partire per primo, davanti a tutti”.

Prima di tutto capire che il fantino è un uomo non una macchina e vive una fase cruciale e determinante ai canapi, partire male condiziona totalmente il Palio ma partire bene è questione di preparazione ed attenzione.

La mente deve essere allenata come ogni altro muscolo, se la lasciamo al caso alle volte andrà bene e spesso male.

In quel momento l’adrenalina è a 1.000, le parole dette, spese o incassate possono confondere, le rivali ed i cavalli da riordinare portano via attenzione e la potrebbero portare via nel momento cruciale, la partenza; che arriva dopo ore di attesa e di caldo (la sfilata, la preparazione nell’androne, e magari le molte mosse false) tutto ciò porta inevitabilmente a bruciare energie fisiche e mentali, con la conseguenza di ridurre il proprio livello di lucidità….ma possiamo forse controllare il numero di mosse false se non siamo di rincorsa?

Difficile, quindi, dobbiamo avere gli strumenti per evitare di bruciare energie inutilmente e mantenere la fermezza e la lucidità per partire per primi, nella giusta traiettoria.

IL SECONDO ASPETTO DI CUI PRENDERSI CURA E’

  • Mantenere la calma e la lucidità nei canapi, qualsiasi cosa accada, è una abilità importantissima che in parte si può già avere ma che in grandissima parte SI può e si deve ALLENARE!

Già, proprio come si può allenare il muscolo della gamba per rimanere in sella montando a pelo, si possono allenare degli schemi di pensiero utili e degli strumenti concreti per gestire le proprie emozioni in una fase così delicata come la mossa, con l’obiettivo di essere come si vuole essere in quel momento, riducendo così gli ostacoli interni che possono mettersi in mezzo tra noi e la vittoria, anche questo significa allenare la mente nel Palio di Siena.

Oggi più che mai la competizione è ai massimi livelli e tutti vogliono primeggiare e vincere, molti si allenano quotidianamente a cavallo, c’è chi si allena (e fa molto bene) con piani di allenamento fisici specifici per fantini che montano a pelo ma sempre di più  stanno comprendendo l’importanza di avere le leve mentali ed emotive per essere vincenti per avere un arma da giocarsi in più rispetto agli altri, per essere sicuri di tirare fuori da se stessi il proprio meglio ed andare in Piazza del Campo consapevoli di poter giocarsi queste armi per vincere.

Chi vincerà il Palio dell’ Assunta 2018? Lo scopriremo tra poco.

Una cosa mi auguro di avertela trasmessa, il Palio è sempre quello da secoli ma è come lo affronti e ti alleni nel 2018 che fa la differenza per poterlo portare a casa ed essere a cavallo anche nei prossimi anni, giocandoti la possibilità di portarlo a casa e di gioirei di una delle più belle feste al mondo.

Concludo con una frase di Novak Djokovic, famosissimo e vincente tennista mondiale: “l’allenamento trasforma la possibilità di vincere, nella probabilità di vincere!”

Buon Palio dell’Assunta a tutte le contrade ed a tutti i fantini.

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